Economista e statistico italiano. All'attività di docente universitario
(a Pavia, Padova e Roma) unì quella politica, come deputato liberale dal
1866 al 1883 e come senatore a partire dal 1884.
M. svolse un ruolo
importante nella storia delle dottrine economiche e in particolare degli studi
finanziari. Sostenne l'indirizzo positivo e, contro l'empirismo di Malthus (V.),
dimostrò errata la progressione da lui teorizzata, affermando che le
sussistenze si modificano a vicenda e che la popolazione non può
superarle di molto (
Malthus e l'equilibrio della popolazione colle
sussistenze, 1858). Interessato ai problemi di logica della scienza,
applicò il procedimento di astrazione, deduzione e verifica agli studi
statistici, introducendo in Italia la statistica economica (
La statistica, i
suoi metodi, le sue competenze, 1879;
Il calcolo dei valori medi e le sue
applicazioni statistiche, 1880). Importanti anche i suoi scritti di
argomento monetario, fra i quali ricordiamo
La moneta e il sistema monetario
in generale (1881) (Villafranca di Verona, Verona 1820 - Roma 1901).